venerdì 21 febbraio 2014

Valdo DI Nolfo. GRAZIE MILLE (duecentosessantuno...e più). Sel Alghero 7,68 %


Quando ho cominciato a pensare ad una mia candidatura per il Consiglio regionale, devo ammetterlo, non è che fossi poi così consapevole di cosa mi aspettasse. È stata una scelta istintiva, non condizionata da ragionamenti politici e strategie elettorali: quasi un salto nel buio, fatto non per ambizione personale, ma per il desiderio di portare le mie piccole grandi battaglie in un luogo dove la protesta potesse diventare proposta e le idee potessero diventare leggi. Un desiderio naturale, per chi sceglie di occuparsi del bene comune.

Così a gennaio è cominciata la campagna elettorale. Una campagna breve, fredda e piovosa. E non solo a livello climatico. Nella mia seppur breve attività politica, mai ho visto così tanta indifferenza, delusione e rabbia nei volti e nelle parole delle persone che ho incontrato. Questo dovrebbe farci riflettere. Tutti.

Comunque, malgrado il clima generale non fosse dei più incoraggianti, mi sono buttato anima e corpo in quest’avventura, fiducioso che quanto fatto in questi anni ad Alghero, e non solo, sarebbe stato riconosciuto dagli elettori.

Insieme ad amici e collaboratori volontari di Sinistra Ecologia e Libertà e non, ci siamo messi in moto per far conoscere a quanti più sardi possibile il progetto #ioValdoasinistra e la nostra idea di Sardegna libera, solidale e di pace, contando solo sul nostro entusiasmo, sul nostro impegno e sulle nostre capacità. E senza una lira, o meglio, un euro. Così, mentre le altre forze politiche occupavano paesi e città con i faccioni dei loro candidati nei manifesti 6x3, io giravo la provincia a bordo della mia attempata Punto grigia; mentre nelle televisioni locali andavano in onda, a rotazione, spot elettorali di dubbio gusto, io incontravo le persone faccia a faccia o tramite i social network; mentre facoltosi candidati disponevano banchetti pantagruelici con centinaia di ospiti, io organizzavo una cena di auto-finanziamento, in cui a pagare erano gli invitati.

Non c’è invidia in queste constatazioni, ma orgoglio. Sono orgoglioso di rappresentare un nutrito gruppo di persone che pensa si possa fare politica dal basso, in modo diverso, genuino e originale. Senza padrini né padroni, anzi: contro i padrini e contro i padroni che, anche a questa tornata elettorale, non hanno perso l’occasione per ricordarci come quel modo di fare politica sia destinato ad estinguersi.

Siamo andati oltre i mille voti, nella mia Alghero. Mille e più persone libere, che hanno dato fiducia ad un progetto differente, sincero e, se volete, anche un po’ folle. Quella sana follia che sta in ogni diversità, in ogni cambiamento e in ogni rivoluzione. Dicevo #ioValdoasinistra, e mi avete accompagnato in tanti, tantissimi. Non è bastato, ma mica finisce qui. Nel frattempo, non posso che dire:

Grazie mille! Anzi, grazie milleduecentosessantuno (e più)!