martedì 6 maggio 2014

“Ma tu de que raça ses?” …….


Raccontare di se a volte può essere difficile ancor più quando lo si deve fare per presentarsi come candidata Sindaca. Una candidatura che nasce come condivisa da tutti coloro che hanno creduto e credono che sia ancora possibile poter impegnarsi in un progetto di sinistra ad Alghero.

Non sono un volto noto ad Alghero e nel bene o nel male non ho avuto prime, seconde o terze pagine sui giornali. Forse durante questa campagna elettorale mi sentirò domandare “ma tu de que raça ses?”. A questa domanda so rispondere senza difficoltà ma soprattutto con orgoglio perché mia mamma Paola Fadda e il mio papà Dante Tilloca sono la mia famiglia. Lei nata ad Alghero ma “straniera” perché la sua famiglia di origine era di Thiesi mentre mio padre nato ad Alghero era algherese “doc”. Mio nonno Nazzaro andò a lavorare agli inizi del novecento presso la nascente Sella&Mosca come operaio dell’officina e in seguito anche mio padre imparò il suo mestiere diventando capo officina. Io sono nata esattamente lì a “I Piani”, una piccola comunità, con la sua scuola elementare, la sua chiesetta, il suo tabacchino e lo spaccio degli alimentari, fatta innanzitutto di persone che per me son sempre stati i miei “parenti”: zio Antonio, zia Giovannina… anche se nessun legame di sangue ci univa. Ho vissuto lì fino a sei anni quando ci trasferimmo ad Alghero perché mia sorella doveva frequentare le scuole medie. Ho continuato ancora per tanti anni a mantenere i contatti con quella vita contadina e operaia e mi ritengo una persona fortunata nell’aver potuto giocare con la terra, nel aver vissuto i sapori e i profumi di un orto e tante altre piccole cose fatte di semplicità ma di tanta e tanta fatica.

Sono diventata così “cittadina” ed ho incominciato a studiare. Ho studiato per tanto tempo della mia vita e continuo ancora a farlo perché non si finisce mai di imparare, credo. Buona parte della mia formazione si è realizzata nell’Università di Sassari conseguendo una laurea in Scienze Politiche ad indirizzo economico ed un Dottorato di ricerca in “Diritto ed Economia dei sistemi produttivi”.

Lo studio mi ha anche permesso di mettermi in discussione tante volte mediante il confronto con realtà molto diverse da quella da cui provenivo e così ho vissuto per un anno a Torino conseguendo un Master in Economia presso il CORIPE a cui ha fatto seguito l’esperienza di un anno e mezzo in Inghilterra dove ho conseguito un Master in Economics presso la Manchester University. Esperienze formative molto importanti anche sul piano umano. Successivamente ho svolto non solo attività di ricerca ma anche attività di didattica integrativa e infine ho avuto incarichi di docenza, sempre in materie economiche, nell’Università di Sassari, Olbia, Oristano e anche Milano.

Gli studi accademici non mi hanno però impedito di coltivare una “passione” che credo di aver avuto fin da piccola e cioè fare l’insegnante. Un anno dopo la laurea ho avuto la mia prima supplenza e pian piano, senza alcuna formazione su “come fare l’insegnate” (come tanti insegnanti delle scuole superiori di quel periodo), ho acquisito la mia esperienza per svolgere al meglio questa professione. Nel 2000 ho conseguito l’abilitazione per la classe di concorso “Discipline giuridiche ed economiche” che è ancora in attesa di una “ragion d’essere”, cioè di un “passaggio in ruolo”. Ho insegnato in diversi istituti, macinato chilometri da Olbia a Sassari, nella provincia di Nuoro. Anni di supplenze temporanee perlopiù o annuali (pochissime a dire il vero), insomma una vita da precaria nella scuola. Racconto tutto ciò per dire che conosco molto bene il lavoro precario che ancora oggi fa parte della mia vita con un contratto a tempo determinato presso l’Università di Sassari in cui mi occupo di apprendistato.

Non ho dubbi che avrei potuto darmi altre chance cercando un lavoro all’estero (come hanno fatto diversi miei colleghi e tantissimi continuano a fare oggi) o in un'altra regione d’Italia ma vi è stato un momento in cui sulla cartina geografica ho cerchiato con la penna rossa la parola Alghero e ho deciso di rimanere qui. Quante volte dopo mi sono domandata “ma è stata la scelta giusta?”. Onestamente la risposta è stata spesso un “no”, condizionata dalle mille contraddizioni dei tempi che viviamo. In ogni caso non è mai venuta meno la volontà e l’impegno di questa scelta perché ho voluto fortemente che la mia professionalità e le mie competenze trovassero “diritto di cittadinanza” nel territorio in cui sono nata.

Anche se il mio impegno per le questioni cittadine è stato inizialmente discontinuo (periodi in cui non ero fisicamente presente ad Alghero o in Sardegna), circa tre anni fa ho deciso che diventasse attivo e diretto. Ho preso, così, per la prima volta una tessera di partito convinta della scelta non solo perché condividevo la proposta politica di Sinistra Ecologia e Libertà ma perché una delle persone che lo rappresentavano nella realtà cittadina e cioè Maria Graziella Serra aveva tutta la mia stima.

Dal 2012 sono coordinatrice del circolo SEL ad Alghero e ho ricoperto lo scorso hanno anche il ruolo di coordinatrice della Federazione di Sassari oltre che essermi impegnata in attività di coordinamento anche a livello regionale.

Sono convinta che certe competenze si acquisiscono soprattutto “facendo” (il cosidetto “learning by doing”), e credo nella determinazione e nella volontà, nel lavoro di squadra e nell’impegno del singolo, finalizzati a raggiungere obiettivi che siano quelli della collettività. Se avessi voluto cercare posizionamenti personali a quest’ora li avrei sicuramente ottenuti, ma questa non è stata la mia scelta.


So quanto sia difficile impegnarsi innanzitutto per il conseguimento del benessere collettivo, in una società come quella attuale fatta di contraddizioni e di assenza di valori. Forse sarebbe ora di recuperare questi valori e dargli nuovamente dignità. Io voglio provarci e spero che siano in tanti a pensarla come me.

Fiorella Tilloca
Candidata a Sindaca di Alghero
per Sinistra Ecologia e Libertà