Raccontare di se a volte
può essere difficile ancor più quando lo si deve fare per
presentarsi come candidata Sindaca. Una candidatura che nasce
come condivisa da tutti coloro che hanno creduto e credono che sia
ancora possibile poter impegnarsi in un progetto di sinistra ad
Alghero.
Non sono un volto noto ad
Alghero e nel bene o nel male non ho avuto prime, seconde o terze
pagine sui giornali. Forse durante questa campagna elettorale mi
sentirò domandare “ma tu de que raça ses?”. A questa domanda so
rispondere senza difficoltà ma soprattutto con orgoglio perché mia
mamma Paola Fadda e il mio papà Dante Tilloca sono la mia famiglia.
Lei nata ad Alghero ma “straniera” perché la sua famiglia di
origine era di Thiesi mentre mio padre nato ad Alghero era algherese
“doc”. Mio nonno Nazzaro andò a lavorare agli inizi del
novecento presso la nascente Sella&Mosca come operaio
dell’officina e in seguito anche mio padre imparò il suo mestiere
diventando capo officina. Io sono nata esattamente lì a “I Piani”,
una piccola comunità, con la sua scuola elementare, la sua
chiesetta, il suo tabacchino e lo spaccio degli alimentari, fatta
innanzitutto di persone che per me son sempre stati i miei “parenti”:
zio Antonio, zia Giovannina… anche se nessun legame di sangue ci
univa. Ho vissuto lì fino a sei anni quando ci trasferimmo ad
Alghero perché mia sorella doveva frequentare le scuole medie. Ho
continuato ancora per tanti anni a mantenere i contatti con quella
vita contadina e operaia e mi ritengo una persona fortunata nell’aver
potuto giocare con la terra, nel aver vissuto i sapori e i profumi di
un orto e tante altre piccole cose fatte di semplicità ma di tanta e
tanta fatica.
Sono diventata così
“cittadina” ed ho incominciato a studiare. Ho studiato per tanto
tempo della mia vita e continuo ancora a farlo perché non si finisce
mai di imparare, credo. Buona parte
della mia formazione si è realizzata nell’Università di Sassari
conseguendo una laurea in Scienze Politiche ad indirizzo economico ed
un Dottorato di ricerca in “Diritto ed Economia dei sistemi
produttivi”.
Lo studio mi ha anche
permesso di mettermi in discussione tante volte mediante il confronto
con realtà molto diverse da quella da cui provenivo e così ho
vissuto per un anno a Torino conseguendo un Master in Economia presso
il CORIPE a cui ha fatto seguito l’esperienza
di un anno e mezzo in Inghilterra dove ho conseguito un Master in
Economics presso la Manchester University. Esperienze formative molto
importanti anche sul piano umano. Successivamente ho svolto non solo
attività di ricerca ma anche attività di didattica integrativa e
infine ho avuto incarichi di docenza, sempre in materie economiche,
nell’Università di Sassari, Olbia, Oristano e anche Milano.
Gli studi accademici non
mi hanno però impedito di coltivare una “passione” che credo di
aver avuto fin da piccola e cioè fare l’insegnante. Un anno dopo
la laurea ho avuto la mia prima supplenza e pian piano, senza alcuna
formazione su “come fare l’insegnate” (come tanti insegnanti
delle scuole superiori di quel periodo), ho acquisito la mia
esperienza per svolgere al meglio questa professione. Nel 2000 ho
conseguito l’abilitazione per la classe di concorso “Discipline
giuridiche ed economiche” che è ancora in attesa di una “ragion
d’essere”, cioè di un “passaggio in ruolo”. Ho insegnato in
diversi istituti, macinato chilometri da Olbia a Sassari, nella
provincia di Nuoro. Anni di supplenze temporanee perlopiù
o annuali (pochissime a dire il vero),
insomma una vita da precaria nella scuola. Racconto tutto ciò
per dire che conosco molto bene il lavoro precario che ancora oggi fa
parte della mia vita con un contratto a tempo determinato presso
l’Università di Sassari in cui mi occupo di
apprendistato.
Non ho dubbi che avrei
potuto darmi altre chance cercando un lavoro all’estero (come hanno
fatto diversi miei colleghi e tantissimi continuano a fare oggi) o in
un'altra regione d’Italia ma vi è stato un momento in cui sulla
cartina geografica ho cerchiato con la penna rossa la parola Alghero
e ho deciso di rimanere qui. Quante volte dopo
mi sono domandata “ma è stata la scelta giusta?”.
Onestamente la risposta è stata spesso un “no”, condizionata
dalle mille contraddizioni dei tempi che viviamo.
In ogni caso non è mai venuta meno la volontà e l’impegno
di questa scelta perché ho voluto fortemente
che la mia professionalità e le mie competenze trovassero
“diritto di cittadinanza” nel territorio in cui sono nata.
Anche
se il mio impegno per le questioni cittadine è stato
inizialmente discontinuo (periodi in cui non ero fisicamente presente
ad Alghero o in Sardegna), circa tre anni fa ho deciso che diventasse
attivo e diretto. Ho preso, così, per la prima volta una
tessera di partito convinta della scelta non solo perché condividevo
la proposta politica di Sinistra Ecologia e Libertà ma perché una
delle persone che lo rappresentavano nella realtà cittadina e cioè
Maria Graziella Serra aveva tutta la mia stima.
Dal 2012 sono
coordinatrice del circolo SEL ad Alghero e ho ricoperto lo scorso
hanno anche il ruolo di coordinatrice della Federazione di Sassari
oltre che essermi impegnata in attività
di coordinamento anche a livello regionale.
Sono convinta che certe
competenze si acquisiscono soprattutto “facendo” (il cosidetto
“learning by doing”), e credo nella determinazione e nella
volontà, nel lavoro di squadra e nell’impegno del singolo,
finalizzati a raggiungere obiettivi che siano quelli della
collettività. Se avessi voluto cercare posizionamenti personali a
quest’ora li avrei sicuramente ottenuti, ma questa non è stata la
mia scelta.
So quanto sia difficile
impegnarsi innanzitutto per il conseguimento del benessere
collettivo, in una società come quella attuale fatta di
contraddizioni e di assenza di valori. Forse sarebbe ora di
recuperare questi valori e dargli nuovamente dignità. Io voglio
provarci e spero che siano in tanti a pensarla come me.
Fiorella Tilloca
Candidata a Sindaca di Alghero
per Sinistra Ecologia e Libertà