sabato 13 aprile 2013

Vendola: «Ammortizzatori in deroga insufficienti e Patto di stabilità, confine che separa la vita con la morte»





«Nel giro di poche settimane, in tutta Italia, non ci saranno più le risorse per finanziare la cassa integrazione in deroga e la mobilità. Si tratta di circa un milione  di persone, e quindi di relative famiglie, che hanno campato galleggiando nella povertà con 7/800 euro al mese e che di colpo precipiteranno, senza paracadute, nella indigenza. Non è un problema pugliese, è un problema drammatico in Toscana, un problema drammatico in Emilia Romagna, è un problema serissimo in tutta Italia. La dotazione assolutamente insufficiente per gli ammortizzatori sociali in deroga è diventata una grande questione nazionale. È il passaggio dalla povertà all’indigenza per una porzione cospicua e rabbiosa di società italiana». Lo ha detto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo questa mattina in conferenza stampa, insieme con l’assessore al Lavoro Leo Caroli, per fare il punto sulla situazione degli ammortizzatori sociali in deroga e sul fabbisogno della Regione Puglia per il 2013.


Attualmente sono disponibili 84 milioni di euro, sufficienti solo per coprire fino al mese di aprile. Le risorse mancanti, sempre per la Puglia, ammonterebbero, per il 2013, a circa 180 milioni di euro.
«Non si può sopportare uno scenario del genere – ha aggiunto Vendola – per questo la mia proposta è che la commissione speciale, istituita in Parlamento per discutere dello sblocco dei pagamenti alle imprese e che una dotazione finanziaria di 40 miliardi di euro, destini 1 miliardo di euro, possibilmente in più, per finanziare gli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2013 e per tutta Italia. Fra qualche settimana non ci saranno più risorse e vorrei sottolineare che non è un problema di alcuni, ma è una grande questione sociale che rischia di essere lacerante, rischia di essere il possibile innesco di una guerra civile».

Vendola pensa alla formalizzazione di un emendamento al decreto per «ragioni di tenuta della convivenza civile e per ragioni di tenuta dell’ordine democratico».

Poi Vendola ha inteso chiarire come la competenza del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, sia del Governo e non di Regioni e Comuni.

«Il Governo ci ha dato la competenza di essere l’interfaccia dei cittadini – ha spiegato Vendola – gli ammortizzatori sociali sono competenza e cassa del governo. Non è una minaccia, è una logica conseguenza, noi restituiremo le deleghe al Governo perché non è possiible immaginare che il nostro compito sia di essere catalizzatori della rabbia e del rancore. La responsabilità di tutto è del Governo e delle sue scelte».  La seconda questione che il Presidente Vendola ha affrontato in conferenza stampa è quella del Patto di stabilità.
«Noi non ce la facciamo più – ha detto Vendola – abbiamo soldi in cassaforte  e ci viene impedito di spenderli. Noi costruiamo un piano di sostegno per quella platea che galleggia nella sopravvivenza con gli ammortizzatori sociali in deroga e rischiamo di non poter concretamente spendere le risorse individuate e accantonate a causa dei vincoli del Patto di stabilità. Ci viene impedito di dare l’integrazione al reddito per le persone che vivono in condizoni di indigenza. I vincoli del Patto di stabilità che ci impediscono di spendere i soldi che abbiamo, sono un cappio al collo che si sta stringendo di giorno in giorno. Io l’ho detto a Montecitorio – ha proseguito Vendola – anche gridando e con dolore  l’ho detto al Presidente del Consiglio Mario Monti. Stiamo crepando, tutte le Regioni, tutti i Comuni, stiamo crepando per i vincoli del Patto di stabilità. Che qualcuno ascolti questo grido di dolore.  Questa questione oggi – ha concluso Vendola – non è una delle 10 o 20 questioni piu importanti del Paese, questa questione è il confine che separa la vita con la morte».