giovedì 30 gennaio 2014

Valdo Di Nolfo. I treni in Sardegna vere e proprie “macchine del tempo”


Quello dei trasporti è uno dei temi che merita di essere trattato con più urgenza. L’amministrazione della Regione Sardegna, negli ultimi anni, si è contraddistinta per la sua irritante sordità nei confronti delle esigenze dei pendolari e del diritto alla mobilità di studenti e lavoratori. È quindi una questione di dignità e di opportunità. Ritengo sia necessario un intervento serio e importante per l’ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie, soprattutto dei treni: vere e proprie “macchine del tempo” che sarebbe ora di mandare in pensione, o meglio di rottamare.

I nostri treni dovrebbero essere sicuri, affidabili, comodi ed economici. E io mi batterò anche per questo.
Penso a come un sistema di trasporti inefficiente e inaffidabile possa influire negativamente sulla qualità della vita delle persone: ritardi, malfunzionamenti, inconvenienti di ogni genere. E poi la cosa più importante: la sicurezza. Andare da Alghero a Sassari in treno, ad esempio, significa mettere a rischio la propria salute. Ho molti amici e conoscenti che, per motivi di studio o di lavoro, percorrono quella tratta praticamente tutti i giorni. Io stesso ho utilizzato il treno per anni. Per non parlare delle altre tratte come la Sassari - Sorso o la Sassari - Nulvi. Basta sfogliare vecchi giornali, o fare una breve ricerca su internet, per venire a conoscenza quali innumerevoli seccature e, peggio ancora, quali pericolosi imprevisti abbiano dovuto affrontare. E continuano a farlo, perché il treno è il mezzo di trasporto più economico e conveniente, soprattutto per chi viaggia tutti i giorni. Chi pensa che le due maggiori città della provincia siano più vicine, grazie a una strada a quattro corsie, evidentemente si sbaglia.