mercoledì 15 gennaio 2014

La visione del partito come un “Principe collettivo”



Sintesi della relazione introduttiva del II Congresso SEL della Federazione di Sassari per una riflessione, in questo particolare momento.

Fiorella Tilloca


Care Compagne e Cari Compagni,

Questi mesi di lavoro per la ricostruzione della Federazione di Sassari hanno permesso a tutti quanti noi facenti parte del coordinamento provvisorio di conoscerci e di mettere insieme le diverse potenzialità che ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo della realizzazione di questo Congresso. Va a tutti loro la mia personale gratitudine per l’impegno e lo sforzo profuso con l’auspicio che quanto si è cercato di porre in termini di maggiore democrazia e rispetto delle regole possa rappresentare la base per il definitivo consolidamento della Federazione.

Questi mesi di azione politica mi hanno spinto a proporre a questa assemblea una riflessione su il conflitto tra i valori di cui un politico deve essere portatore e la loro attuazione attraverso la concretezza della sua azione politica
 
Se non siamo realisti nella testa smettiamo di far politica, la politica vuole realismo assoluto. Se pensiamo di voler aderire soltanto a dei valori metastorici, se crediamo in un disegno originario che sia filosofico, teologico o anche divino non possiamo essere dei veri politici. Certamente non esiste una politica senza assunzione di valori, però dobbiamo difenderci dalla tirannia dei valori che conduce a forme totalitarie: quello che avviene quando si afferma che il valore della mia prassi è assoluto, necessario, universale.

E’ vero che siamo noi a fare la storia, che mettiamo in moto i processi, che decidiamo di agire in una direzione piuttosto che in un'altra ma è anche vero che non sappiamo mai con certezza cosa facciamo.

Se la volontà di ciascuno di noi si incontra nella volontà comune allora prende forma una comunità. Cosa può costruire SEL affermando un suo punto di vista, una sua cultura politica in una società così complessa? Quale fetta di società SEL vuole rappresentare?

Penso che SEL debba spendersi per una politica realistica in un momento di crisi profonda del nostro sistema, penso che SEL debba sforzarsi di comprendere il mondo per trasformarlo perché così non ci piace.

Qualcuno ha qualificato come opportunistica l’alleanza di centro sinistra realizzata da SEL con il PD e altre forze politiche. Niente di più lontano dalla realtà. La nostra scelta è stata una scelta strategica per permettere alla sinistra di riacquistare una voce propria ed indipendente all’interno delle istituzioni dello Stato. La nostra è stata ed è una posizione chiara e diafana nella difesa dei programmi e dei principi proposti per il centro sinistra.

Soltanto il venir meno da parte del PD agli accordi presi con la sua apertura al governo delle “larghe intese” con il “berlusconismo” sia esso nella versione Alfano sia nella rediviva Forza Italia, ci hanno costretto ad una posizione di chiaro allontanamento da questo governo “anti-natura”.

Noi siamo parte integrante del centro sinistra ma siamo una forza politica autonoma che decide le sue posizioni politiche partendo dal programma da presentare agli elettori. Abbiamo visto come si sono svolte in Sardegna le primarie a settembre dove la priorità del confronto politico non erano i contenuti da presentare se non le cordate fra i diversi gruppi di potere per affermare un candidato/a o un altro/a.

Come è stato deciso durante l’Assemblea Regionale del 12 luglio 2013, non è possibile articolare una coalizione di centro sinistra vincente se questa non ha come elemento centrale i contenuti. Non fare così “sarebbe una colossale sconfitta sul piano culturale e rischia di essere il preludio di una sconfitta elettorale dalle conseguenze drammatiche per la Sardegna e per i sardi.”

Come il nostro partito ha dimostrato in Parlamento non esiste un sì o un no aprioristico. Le nostre posizioni si elaborano partendo dai contenuti.
Contenuti che il partito in Sardegna ha incominciato ad individuare ed elaborare e che interessano diverse problematiche del nostro territorio che non possono essere più rimandate o affrontate come è stato fino ad ora. Ed è così che la nostra attenzione si rivolge a
  1. Legge Statutaria e un nuovo Patto con lo Stato
  2. Una economia reale che crea lavoro e rispetta l’ambiente
  3. Istruzione e occupazione di qualità per una società produttiva
  4. Dignità e diritti di cittadinanza
  5. Politiche di riequilibrio territoriale e demografico, immigrazione e
    Energia da produrre e da risparmiare
  1. Multiculturalismo.
  2. Trasporti e mobilità sostenibili
  3. Paesaggio, lingua, identità e cultura
  4. Parità di genere nelle istituzioni, nel lavoro, nella società
    j.  Salute, ambiente, alimentazione e stili di vita

Personalmente mi aspetto che questo Congresso ci serva collettivamente. La visione del partito come un “Principe collettivo” credo che possa esprimere molto bene il concetto di un partito che opera per la collettività e nella collettività. Ciascuno di noi si deve prendere la responsabilità di questo impegno.

Grazie a tutti per la vostra attenzione.

Fiorella Tilloca
Portavoce uscente della Federazione di Sassari.

Sassari 24 Novembre 2013