Sintesi
della relazione introduttiva del II Congresso SEL della Federazione
di Sassari per una riflessione, in questo particolare momento.
Fiorella Tilloca
Care
Compagne e Cari Compagni,
Questi
mesi di lavoro per la ricostruzione della Federazione di Sassari
hanno permesso a tutti quanti noi facenti parte del coordinamento
provvisorio di conoscerci e di mettere insieme le diverse
potenzialità che ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo
della realizzazione di questo Congresso. Va a tutti loro la mia
personale gratitudine per l’impegno e lo sforzo profuso con
l’auspicio che quanto si è cercato di porre in termini di maggiore
democrazia e rispetto delle regole possa rappresentare la base per il
definitivo consolidamento della Federazione.
Questi
mesi di azione politica mi hanno spinto a proporre a questa assemblea
una riflessione su il conflitto tra i valori di cui un politico deve
essere portatore e la loro attuazione attraverso la concretezza della
sua azione politica
Se
non siamo realisti nella testa smettiamo di far politica, la politica
vuole realismo assoluto. Se pensiamo di voler aderire soltanto a dei
valori metastorici, se crediamo in un disegno originario che sia
filosofico, teologico o anche divino non possiamo essere dei veri
politici. Certamente non esiste una politica senza assunzione di
valori, però dobbiamo difenderci dalla tirannia dei valori che
conduce a forme totalitarie: quello che avviene quando si afferma che
il valore della mia prassi è assoluto, necessario, universale.
E’
vero che siamo noi a fare la storia, che mettiamo in moto i processi,
che decidiamo di agire in una direzione piuttosto che in un'altra ma
è anche vero che non sappiamo mai con certezza cosa facciamo.
Se
la volontà di ciascuno di noi si incontra nella volontà comune
allora prende forma una comunità. Cosa può costruire SEL affermando
un suo punto di vista, una sua cultura politica in una società così
complessa? Quale fetta di società SEL vuole rappresentare?
Penso
che SEL debba spendersi per una politica realistica in un momento di
crisi profonda del nostro sistema, penso che SEL debba sforzarsi di
comprendere il mondo per trasformarlo perché così non ci piace.
Qualcuno
ha qualificato come opportunistica l’alleanza di centro sinistra
realizzata da SEL con il PD e altre forze politiche. Niente di più
lontano dalla realtà. La nostra scelta è stata una scelta
strategica per permettere alla sinistra di riacquistare una voce
propria ed indipendente all’interno delle istituzioni dello Stato.
La nostra è stata ed è una posizione chiara e diafana nella difesa
dei programmi e dei principi proposti per il centro sinistra.
Soltanto
il venir meno da parte del PD agli accordi presi con la sua apertura
al governo delle “larghe intese” con il “berlusconismo” sia
esso nella versione Alfano sia nella rediviva Forza Italia, ci hanno
costretto ad una posizione di chiaro allontanamento da questo governo
“anti-natura”.
Noi
siamo parte integrante del centro sinistra ma siamo una forza
politica autonoma che decide le sue posizioni politiche partendo dal
programma da presentare agli elettori. Abbiamo visto come si sono
svolte in Sardegna le primarie a settembre dove la priorità del
confronto politico non erano i contenuti da presentare se non le
cordate fra i diversi gruppi di potere per affermare un candidato/a o
un altro/a.
Come
è stato deciso durante l’Assemblea Regionale del 12 luglio 2013,
non è possibile articolare una coalizione di centro sinistra
vincente se questa non ha come elemento centrale i contenuti. Non
fare così “sarebbe una colossale sconfitta sul piano culturale e
rischia di essere il preludio di una sconfitta elettorale dalle
conseguenze drammatiche per la Sardegna e per i sardi.”
Come
il nostro partito ha dimostrato in Parlamento non esiste un sì o un
no aprioristico. Le nostre posizioni si elaborano partendo dai
contenuti.
Contenuti
che il partito in Sardegna ha incominciato ad individuare ed
elaborare e che interessano diverse problematiche del nostro
territorio che non possono essere più rimandate o affrontate come è
stato fino ad ora. Ed è così che la nostra attenzione si rivolge a
- Legge Statutaria e un nuovo Patto con lo Stato
- Una economia reale che crea lavoro e rispetta l’ambiente
- Istruzione e occupazione di qualità per una società produttiva
- Dignità e diritti di cittadinanza
- Politiche di riequilibrio territoriale e demografico, immigrazione eEnergia da produrre e da risparmiare
- Multiculturalismo.
- Trasporti e mobilità sostenibili
- Paesaggio, lingua, identità e cultura
- Parità di genere nelle istituzioni, nel lavoro, nella societàj. Salute, ambiente, alimentazione e stili di vita
Personalmente
mi aspetto che questo Congresso ci serva collettivamente. La visione
del partito come un “Principe collettivo” credo che possa
esprimere molto bene il concetto di un partito che opera per la
collettività e nella collettività. Ciascuno di noi si deve prendere
la responsabilità di questo impegno.
Grazie
a tutti per la vostra attenzione.
Fiorella
Tilloca
Portavoce uscente della Federazione di Sassari.
Sassari 24 Novembre 2013
Sassari 24 Novembre 2013